Mani che limano, cuciono, creano.

Fabiana Rizzo ha gli occhi cangianti, un colore liquido che cambia a seconda della luce e dei pensieri che le attraversano la mente, le mani seguono il filo del discorso, cariche di anelli sulle dita affusolate. Parliamo e ridiamo, come fossimo vecchie amiche, durante una mattina di sole ancora non cocente, cullate da una brezza che ci fa pensare che il futuro è davvero nelle mani di chi riesce a sognarlo. 

Ho lanciato Cabina Rizzo durante la prima ondata della pandemia da Covid -19. Un periodo strano, buio, carico di incertezze, ma anche di grandi riscoperte. Avevo voglia di dare voce alla nostalgia per il mio mare, alla sensazione di appartenenza ai miei luoghi del cuore, alla vita di prima. 
La prima collezione “6 Bello” racconta proprio del viaggio sull’autobus che da bambina collegava Palermo a Mondello, dei giorni di spensieratezza e allegria, di un mondo ormai lontano, quando la Cabina della spiaggia di Mondello era simbolo di comunità e di scambio, dove i bambini giocavano insieme nei cortili senza distinzione di ceto, cultura o etnia, accomunati soltanto dalla voglia di vivere quanto più intensamente possibile il mare estivo.

Il mare pervade ogni cosa che realizzo, ogni progetto, ogni idea. Ha un forte richiamo visivo.

É nei colori, nei tagli strutturati ma fluidi. É nella collezione di anelli ed accessori, che cura mia sorella Miriam, nelle loro forme materiche, dure, ma che indossati risultano sorprendentemente morbidi. 

Ci sediamo sul terrazzo, dove una brezza fresca ci culla. Parliamo di tessuti ed abiti e ne appendiamo due sull’ombrellone, li guardiamo ipnotizzate mentre i tessuti leggerissimi svolazzano leggeri nell’aria. 

Le mie collezioni sono basate su un’idea di sartorialità senza tempo, nella convinzione che chi acquisti uno dei miei capi, lo faccia in maniera consapevole, perché dietro ogni abito c’è un progetto, un’idea, delle mani che cuciono, limano, creano. Sappiamo che sostenibilità è dare un valore alle cose, amarle e prendersene cura. Essendo tutto su misura e in produzione limitata, non esistono sprechi, viene tutto riutilizzato e con grande soddisfazione possiamo dire che oggi i bottoni in bronzo hanno sostituito i bottoni in plastica nelle mie collezioni. 

“Si dice che la creatività nasca da un bisogno o da una mancanza, con la mia avventura spero di aver potuto dar voce ad entrambi.”

— FABIANA RIZZO

Per la realizzazione degli anelli e dei gioielli, con mia sorella abbiamo deciso di utilizzare il bronzo. Un materiale inconsueto, antichissimo e vivo.  La scelta è ricaduta su questo metallo osservando da sempre la statua della Sirenetta, posta al centro della piazza di Mondello. La Sirenetta è una statua che non è mai stata completata, oggi in larga parte corrosa dalla salsedine, ma è bellissima ed ipnotica così, nella sua unicità ed imperfezione. Il bronzo ha anche la caratteristica che essendo un metallo vivo, reagisce con l’ambiente e con il ph della pelle in maniera totalmente differente, conferendo sfumature di colore uniche a seconda di chi lo indossa o della posizione geografica in cui vive. Chi lo acquista quindi sa già che lo dovrà amare, lo dovrà curare, che insomma dovrà dedicargli delle attenzioni.

Indossiamo kimono e vestiti, provo tutti gli anelli e guardiamo gli accessori. Sembra quasi di tornare bambine quando ci si provava gli abiti della mamma quando non era in casa. Quando facciamo qualche foto al balcone è bellissimo vedere i colori stagliarsi contro il cielo blu, l’arancio di una giacca che contrasta col fucsia di una buganvillea. 

Mi piace pensare Cabina Rizzo porti avanti questa idea di commercio alternativo, quasi la manifestazione di un’espressione artistica che nasce da un confronto col cliente. Spesso le nostre clienti ci parlano delle insicurezze sul loro fisico, sulle loro mani, ma sono convinta che siamo tutte donne bellissime, qualsiasi sia la taglia, corporatura o vissuto. 

Ed in questa convinzione, ho fortemente voluto che la prima collezione fosse lanciata con un servizio fotografico sulle donne  che vivono a Mondello. Donne iconiche, dalla personalità fortissima, con delle storie uniche, mogli, amiche, che rappresentano la borgata e che con la loro presenza ne fanno conoscere un altro volto, lontano dagli stereotipi fatti di reti da pesca e pescatori. 

Il mio percorso si è oggi declinato con il lancio della collezione “Da Me” intesa non soltanto come ritorno alla vita di prima, ma anche come capacità delle donne di autodeterminarsi. Dobbiamo tornare ad essere al centro della nostra vita. Da Me è anche una narrazione della nostra terra. 

Palermo è indissolubilmente legata la mare, e dal mare deriva l’accoglienza, lo scambio, il melting pot di culture, tradizioni e contraddizioni. 

L’energia che si respira qui dentro è palpabile, dalle stanze adiacenti del co-work dov’è situato Cabina Rizzo si costruiscono skateboard personalizzati, una stanza è piena di latte sporche di colore, ci sono progetti di street art, si sentono sommessi chiacchiericci e un triciclo è posteggiato in un angolo

I colori della nuova collezione sono saturi e si ispirano alla natura estiva, ai fiori che orgogliosi ornano i balconi, ai blu vividi del mare estivo, ai panni stesi ad asciugare, con i tessuti leggeri e quasi impalpabili.Gli anelli sono liquidi, il bronzo qui rappresenta l’olio di oliva, le forme sono ancora più morbide e fluide. Alcuni hanno delle forme che richiamano i pacchettini di dolci, tradizione dei pranzi della domenica e questo dettaglio viene ripreso negli abiti. 

Abbiamo voluto rappresentare un percorso dall’interno verso l’esterno, il movimento alla vita e alla luce. Insieme ai nostri cari.

Sappiamo che siamo una piccola voce, ma vogliamo che sia autentica, imponendo una narrazione del sud lontana dagli stereotipi, vogliamo raccontare una città sul mare, che dal mare prende i suoi impulsi vitali e che riesce a guardare al futuro senza paura.

Fabiana Rizzo è una stilista e creatrice di moda.
Il suo brand Cabina Rizzo lo potete trovare qui : www.cabinarizzo.com

Storie di mare